martedì 21 novembre 2006

Amato e il Coccodrillo (solidarietà a Magdi Allam)

Abbiamo oramai molti segnali che nel nostro Paese sia in corso un’offensiva politico-diplomatica da parte dell’Islam, cosiddetto integralista, che non ha precedenti. La recente “lectio” pronunciata dal Pontefice a Ratisbona, ha scatenato un turbinio di violenze verbali e non solo, che non ha precedenti. Per un periodo non passava giorno che non si sentivano notizie, provenienti dall'estremo oriente, di repressioni, minacce di morte e assassinii di personaggi di religione cattolica e di musulmani, per il solo fatto di rifiutare i rigidi dettami imposti dai Capi della sharia (legge islamica). Non credo di mancare di rispetto verso una religione, se affermo che essa viene “interpretata” da personaggi dediti a tenere in soggezione intere comunità, obbligati a seguire riti anacronistici. Con tutto il rispetto per queste pratiche, mi piacerebbe però sentire da qualcuno di essi un pò di tolleranza; non le pare Magdi? Ma da dove scaturisce questa frenesia da imporre alle nostre Istituzioni la costruzione di una moschea “presto e subito” (vedi la perentoria richiesta fatta al sindaco di Genova)? Chi permette tanta tracotanza? Lo immagino, è una mia ipotesi: è la ”sindrome del coccodrillo” che, rendendo esitanti le nostre Istituzioni, li ringalluzzisce. Winston Churchil in occasione delle manifestazioni dei pacifisti contrari all’entrata in guerra della Gran Bretagna contro il nazismo ebbe a dire: I pacifisti sono quelli che nutrono il coccodrillo nella speranza di essere divorati per ultimi”. Certo non si tratta di far la classica guerra, ma di opporre fermezza, anche per tutelare oltre che noi stessi, anche quei musulmani come Lei o come Renzo Martinelli che hanno capito le intenzioni di alcuni islamici... "amanti" della sharia. Questo è l’atteggiamento dei nostri attuali governanti, che dichiarano candidamente che…il terrorismo non si combatte con la guerra ma col confronto, col dialogo, con lo sviluppo e la tolleranza. Capito? Questi signori alla Pezzotta si ostinano ad accogliere in casa nostra, a cedere alla loro sopraffazione di chi è forte con i deboli, di chi giustifica o tollera il massacro dei bambini dell’Ossezia, di chi schiavizza le loro donne. Sanno di essere stati sconfitti dalla storia e come gli sconfitti di turno, cercano la rivincita imponendo la loro ideologia usando le nostre stesse “armi”. Bene faceva l’Oriana Fallaci quando per la costruzione della moschea di Colle Val d’Elsa (che sarà pagata dai supini cittadini di quel Comune), che l’avrebbe bombardata così come hanno fatto con le “Torri Gemelle”: è sicuramente un paradosso, ma ci fa capire che con questi signori non si può e non si deve mai abbassare la guardia. Non si deve mostrare segni di debolezza, specie quando fanno parte di quei "signori delle Moschee" dediti a procurare affari con fondi pubblici. Siamo in casa nostra: si accomodino pure, si adeguino, altrimenti fuori! Non vi pare?

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