lunedì 20 novembre 2006

Lettera aperta ai signori dell'slam

Per carità cristiana, signori esponenti della religione musulmana un po’ di coerenza, o meglio,un po’ di serietà nelle vostre esternazioni. Almeno mettetevi d’accordo tra di Voi, superate con umiltà i vostri equivoci prima di scombussolare il quieto vivere nelle nostre e nelle vostre Comunità!
Leggevo una disputa di alcuni anni addietro (credo del 2001) tra i due massimi rappresentanti dell’Islam contemporaneo, Mohamed Tantawi - direttore della prestigiosa Università di Al-Azar del Cairo, nonché centro mondiale dell’Islam Sunnita- ed il capo degli Sciiti Yusuf al-Qaradawi, che accusava il primo per una fatwa in cui affermava che “…il martirio ed il suicidio sono da condannare in ogni caso”. L’accusa era quella di essere fuori dalla storia perché “… ancorato al primitivo messaggio di pace insito nel Corano” e lo rimproverava di non riuscire a “vedere l’Islam minacciato in varie parti del mondo”. Al-Qaradawi concludeva in modo sferzante che il Jihad, in questo momento storico “è un obbligo per tutti i musulmani… molto più che in passato”. Questa frase agghiacciante, se riportate fedelmente, mi lascia interdetto e spero che Lei l’abbia ritrattata.
Signori, vi pregherei di avere almeno il coraggio di assumervi le vostre responsabilità; di lavare al più presto i vostri panni in casa, prima che sia troppo tardi, perché mi risulta, dalle parole di esponenti dell’amministrazione statunitense, come il comandante supremo delle truppe mediorientali (John Abizaid) che la più grande minaccia per tutti sta nella guerra civile strisciate tra sciiti e sunniti giocata in quel dell’Irak e che, data la ferocia quotidiana degli attacchi, “potrebbe un giorno allargarsi a macchia d’olio in tutto il Medio Oriente con ripercussioni inimmaginabili”. Questo a causa di una deliberata strategia fondamentalista pilotata dalle milizie sciite sostenute dall’Iran da un lato e dai ribelli fondamentalisti sunniti di Al Qaida dall’altro. Chiaritevi tra di voi una buona volta per tutte e non giocate al massacro adducendo a pretesto ancestrali ricordi, passati e sorpassati dagli eventi purificatori del tempo.
Perché rimuginare un periodo storico triste in cui le nostre e le vostre spade sparsero tragedie nei tre Continenti? Oggi non si “gioca” più con le spade, ma con armi più pericolose che provocano distruzioni di massa! Vada, Signor Qaradawi, piuttosto a controllare che fine fa il fiume di denaro che piove da tutto il mondo sugli gli hezbollah libano-palestinesi!

1 commento:

francoazzurro ha detto...

Devo una CORREZIONE:

Al-Karadawi non è shiita ma di una corrente recente Sunnita legata a i Fratelli Musulmani e all'UCOII presentre in Italia ed in Europa.
Scusate, Francesco.
(il senso del post non cambia).